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Il progetto ProSol DONNE

Il progetto di cooperazione transfrontaliera PROSOL DONNE rivolge tutte le sue azioni alla comunità femminile, considerata un gruppo sensibile, specie nelle aree rurali e montane del territorio di cooperazione.

I partner si sono posti l’obiettivo di realizzare un progetto per fornire strumenti d’azione, grazie ad adeguate soluzioni di governance e interventi efficaci, per affrontare la sfida di migliorare la qualità della vita delle donne nelle aree geografiche propense all’isolamento, alla chiusura in sé stessi e alla trascuratezza della propria salute. Gli obiettivi specifici sono:

  • favorire l’accesso all’assistenza sanitaria per le donne;
  • conciliare meglio la vita familiare e quella professionale;
  • promuovere una politica transfrontaliera di parità tra uomini e donne nella vita locale.

Migliorare l’accesso alle cure

Le attività mirano a garantire un migliore accesso all’assistenza sanitaria alle donne nel territorio di cooperazione, nonché a promuovere la consapevolezza sulla necessità di prendersi cura di sé. Il lavoro è organizzato in 3 attività complementari: sensibilizzazione, networking e formazione di operatori sanitari per l’individuazione e la presa in carico delle donne in situazioni di fragilità psicologica e fisica; sensibilizzazione delle donne sulla necessità di prendersi cura di se stesse e miglioramento dell’offerta di accompagnamento; sperimentazione di uno strumento di telemedicina, che permetta alle donne più isolate di disporre di un servizio medico specializzato più vicino al proprio domicilio.

Conoscere per avere cura di sé

L’obiettivo è migliorare l’individuazione e la presa in carico di donne in situazione di fragilità fisica o mentale in ambienti idonei.
In realtà sono già presenti servizi a supporto di questi individui ma, o non sono conosciuti, oppure i soggetti beneficiari non osano parlarne o non sanno a chi rivolgersi. Occorre dunque saper rilevare situazioni di fragilità sociale, saper reagire e orientare.
Sulla base di una mappatura comune i partner hanno creato una rete di referenti territoriali composta da professionisti del settore medico-sociale e una di intermediari, non professionisti, rappresentanti dei comuni dei territori.
Queste due reti saranno formate e sensibilizzate, al fine di promuovere e valorizzare i fabbisogni delle donne in ambito sanitario e per affrontare le problematiche inerenti le tematiche legate alla violenza e alle molestie.

Prevenzione e sensibilizzazione

L’obiettivo è sensibilizzare le donne a essere consapevoli delle proprie esigenze, soprattutto per quanto riguarda la loro salute.
È frequente che le donne pongano in secondo piano la propria salute a vantaggio della cura della propria famiglia o dei propri cari. L’obiettivo è quindi quello di rendere consapevoli le donne e le persone che le circondano dell’importanza di avere cura della propria salute per essere in buone condizioni di salute e dunque potersi prendere cura di altri.
I partner stanno sperimentando metodi e strumenti per rispondere alla tale mancanza di considerazione da parte delle donne stesse dei propri fabbisogni in ambito sanitario, attraverso un’offerta completa di valutazione di tipo socio-sanitaria nel territorio di cooperazione.
La Metropoli di Nice Côte d´Azur fornisce agli abitanti del territorio il “Barometro della violenza nella coppia” per informare, sensibilizzare e prevenire.
Il CCAS di Digne-les-Bains sta allestendo “Avventura Salute”: percorsi di prevenzione articolati in 5 laboratori collettivi rivolti alle donne per prendere coscienza dei propri bisogni di fabbisogni in ambito sanitario.

Telemedicina

L’obiettivo è fornire un servizio medico specializzato in neurologia alle donne delle zone rurali del territorio. L’azione mira a rispondere alla mancanza di servizi sanitari in queste aree sperimentando una piattaforma di telemedicina. L’accesso a questa piattaforma avverrà tramite operatori sanitari, da aree remote e luoghi idonei.
La Metropoli di Nice Côte d´Azur ha delegato all’Ospedale Universitario di Nizza la realizzazione di un esperimento di telemedicina per le donne affette da malattie rare.

Migliorare la conciliazione tra vita familiare e vita professionale

Questo tema vuole rispondere alla mancanza di strumenti e servizi per le donne sul territorio transfrontaliero, al fine di conciliare vita familiare e vita professionale.
Il primo passo è sperimentare l’accompagnamento sociale delle donne verso il reinserimento socio-professionale, soprattutto delle donne anche madri.
Vengono quindi sviluppate soluzioni per consentire alle donne di lavorare in modo diverso al fine di conciliare la loro vita professionale e familiare.
Infine, un’attività di formazione per le donne, impegnate nell’aiuto ai propri parenti, consentirà loro di accrescere le proprie competenze ma soprattutto di validare le proprie competenze riconosciute per essere valorizzate sul mercato del lavoro.

Sostegno e reinserimento socio-professionale

Questa azione mira a sperimentare il sostegno all’integrazione socio-professionale delle madri.
Il sistema “Essere madre, ma non solo” messo a punto da Provence Alpes Agglomération permette alle donne e alle giovani madri di incontrare una terapista e life coach, che le affianca per conciliare meglio la loro vita familiare e professionale.

A seguito di questi esperimenti, i partner svilupperanno una guida di supporto bilingue per il reinserimento socio-professionale delle madri di bambini piccoli.

Lavorare diversamente

L’obiettivo di questa attività è fornire alle donne e ai responsabili del settore un migliore livello di informazione sulle soluzioni esistenti per adattare il lavoro ai vincoli familiari e geografici.
I partner organizzano nel proprio territorio incontri e seminari per aziende e datori di lavoro al fine di sensibilizzarli sulla parità tra i sessi e la conciliazione tra vita professionale e familiare.
In Italia si sta sviluppando un’opera di attuazione di un piano di “welfare territoriale” (o benessere territoriale), al fine di favorire la diffusione di una cultura della parità nel mondo del lavoro.

Formarsi per aiutare meglio

In Francia, come in Italia, i caregiver naturali (o familiari) non hanno riconoscimento e sostegno dai servizi pubblici. Tuttavia, sempre più persone sono impegnate nel prendersi cura di un parente non autosufficiente, senza necessariamente disporre di una formazione adeguata.
I partner hanno deciso di sviluppare e impostare, su basi comuni, un programma di formazione per convalidare l’esperienza acquisita dai caregiver naturali.
L’azione mira a consentire ai caregiver naturali nel territorio transfrontaliero di beneficiare del riconoscimento dell’esperienza e della formazione acquisite al fine di far riconoscere le proprie competenze nel mercato del lavoro e facilitare il reinserimento professionale.

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